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Raccolti di maggio: fave, taccole, piselli

In questi giorni al Bellavista abbiamo iniziato a raccogliere i frutti delle semine autunnali: fave, taccole e piselli (di cui parlo qui). L’obiettivo era produrre fave e taccole come primizia per il primo maggio, ma la primavera più fredda degli ultimi trenta anni non ce l’ha permesso. Le prime fave e le prime taccole le abbiamo raccolte solo il 9 e il picco della produzione è ora, mentre ancora dobbiamo fare il primo raccolto serio di piselli. È ancora presto per un bilancio di questa ondata di semine, ma abbiamo imparato un paio cose. La prima è che abbiamo seminato troppo fitto e la raccolta è difficoltosa, bisogna fare le acrobazie per raccogliere senza danneggiare le piante. La prossima volta investiremo la metà del seme per un’area simile, e questo vale sia per le fave che per i piselli (e ovviamente per le taccole che sono piselli anche loro). La seconda è che la terra troppo grassa non è il massimo per le leguminose. Abbiamo l’impressione che le piante abbiano prodotto molto verde a scapito di fiori e frutti: la forza vecchia lasciata dal ciclo di coltura precedente (patate) potrebbe essere stata troppa per delle leguminose. In ogni caso stiamo raccogliendo e non ci lamentiamo!

Il campo. Dall’alto in basso: fave, aglio, piselli, taccole, cipolle.
La raccolta delle taccole
Il raccolto
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Orto: l’ondata di semine autunnali

La prima volta che ho coltivato un orto come molti neofiti pensavo che la cosa andasse per sommi capi così: in primavera pianti tutto, in estate raccogli, in autunno e inverno aspetti la primavera davanti al camino. Non è vero che funziona così. Molte cose si possono riseminare a ciclo continuo per mesi e in ogni stagione si può coltivare qualcosa. Per esempio, al Bellavista in primavera abbiamo fatto partire diverse ondate di colture estive, in estate abbiamo impiantato tre ondate di colture autunnali\invernali e adesso abbiamo iniziato le semine autunnali. Al momento nei nostri orti sono presenti i residui delle colture estive (gli ultimissimi pomodori, fagiolini, zucchine etc etc), le colture autunnali (8 varietà di brassicacee, finocchi e porri a diversi stadi di sviluppo) e le colture a ciclo continuo (insalate e indivie). Ora siamo pronti per l’ondata di piantate autunnale, che non è meno importante di quelle primaverili o estive, anzi.

L’orto estensivo ieri mattina. In campo ci sono ancora le piante dei pomodori da salsa (la fascia verde a sinistra dello spaventaistrici), delle zucche (tonde e tromboncini) e una fila di girasoli. L’area a destra (dove avevamo coltivato patate) è quasi libera ed è pronta per essere lavorata e seminata.

Qua sull’alta collina appenninica questo è il momento giusto per impiantare l’aglio e per seminare fave e piselli. Ieri, nel campo\orto estensivo al Bellavista (del quale parlo qui) abbiamo iniziato con le lavorazioni e con le semine. Prima di tutto abbiamo liberato il campo dalle ultime colture ancora in campo (zucche, gli ultimi pomodori da salsa, una fila di girasoli per i polli), poi abbiamo fresato con un motocoltivatore ed eliminato manualmente erbe invasive e residui colturali. La prima cosa che abbiamo seminato immediatamente dopo la fresatura è una varietà di fava super precoce. Nei prossimi giorni, meteo permettendo, impianteremo aglio di diverse varietà e semineremo piselli e taccole. L’obiettivo è avere una produzione per maggio, il mese più povero di raccolti.

Il campo è stato liberato dai residui delle colture precedenti e la terra viene fresata per seminare leguminose e impiantare l’aglio.