Circa un mese fa abbiamo costruito un letto rialzato (o hugelkultur) utilizzando potature (legna, fascine e ramaglie), compost, letame e sfalcio di prato. Tutta la biomassa è stata prodotta dal giardino (ad eccezione del letame che viene da non più di 10 km da qui), tutto il lavoro è stato fatto senza utilizzo di mezzi meccanici e\o uso di combustibili fossili. Da autodidatti avidi di libri e di idee, abbiamo saccheggiato liberamente in rete, confrontando, riadattando e ripensando pratiche e concetti. L’input per questo progetto viene soprattutto dalla lettura di “Sepp Holzer‘s Permaculture – A Practical Guide to Small-scale Integrative Farming and Gardening”.
Abbiamo misurato un cerchio di 2,6 metri di diametro e abbiamo scavato una traccia profonda 30 cm levando il terreno a zolle. Calcolando che abbiamo lasciato lo spazio per accedere all’interno della circonferenza, abbiamo una superficie coltivabile di circa 5 metri quadri (piani).
Abbiamo messo la legna e i rami più grandi sul fondo, mettendone alcuni in posizione verticale per favorire la risalita dell’acqua dal fondo del letto alla superficie coltivata. Abbiamo usato principalmente legna di nocciolo, melo e brigna (susino della Siria) e abbiamo evitato di utilizzare legna di alberi resinosi (es. Tuia).
Abbiamo aggiunto potature verdi (soprattutto polloni di nocciolo e rampicanti) e sopra a queste abbiamo messo letame di pecora maturo, compost e terra sciolta.
Abbiamo ricoperto tutto con le zolle di terra facendo attenzione a posizionarle con l’erba in basso e le radici verso l’alto perché la Cynodon Dactylon (anche conosciuta come gramigna) non perdona ed infine abbiamo pacciamato abbondantemente con lo sfalcio del prato: ora si semina.